La Resilienza

In psicologia, la resilienza è una parola che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.



Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
Fonte Wikipedia 

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A chi non è capitato di vivere momenti particolarmente negativi? Fa parte del gioco della vita! Tuttavia il modo di reagire a questa tipologia di eventi non è sempre lo stesso e soprattutto, non tutti reagiscono allo stesso modo... 
La Resilienza appunto fa la differenza!
Ma da cosa dipende l’essere più o meno resilienti? La Resilienza si può apprendere, tuttavia un ruolo importante lo giocano l’ambiente di vita e contesti educativi, ed ancora la fase dell’attaccamento (vedi teoria dell’artaccamento Bolwby), ovvero la qualità del rapporto con il genitore (caregiver) nei primi mesi di vita.
Migliore è questo rapporto con il genitore, più si sarà predisposti ad essere resilienti.
Troviamo capacità resilienti di tipo:
istintivo: caratteristico dei primi anni di vita, quando i processi mentali sono dominati da egocentrismo e senso di onnipotenza;
affettivo: rispecchia la maturazione affettiva, il senso dei valori, il senso di sé e la socializzazione;
cognitivo: quando il soggetto può utilizzare le capacità intellettive simbolico-razionali.
Una resilienza adeguata è il risultato dell'integrazione di tali elementi libidico-istintivi, affettivi, emotivi e cognitivi.
È questa capacità quindi che permette ad una persona, a seguito di un evento poco positivo più o meno grave, di risorgere a nuova vita, facendo tesoro dell’esperienza e realizzando poi anche obiettivi importanti .
E' fondamentale lavorare sempre sull'auto-ascolto.
Il nostro inconscio, come già più volte detto, non distingue la verità dalle bugie, per cui se i nostri pensieri e le nostre parole quando parliamo di noi, sono negativi, il nostro inconscio lancerà segnali coerenti con ciò che ha ascoltato...
Faccio degli esempi, se mi ripeto costantemente che non ce la faccio, l'inconscio se ne convincerà per cui sicuramente non ce la farò!
Se penso e soprattutto mi dico costantemente di essere una persona forte, in gamba, di avere grandi capacità, di essere in grado di raggiungere i miei obiettivi, di essere bello, di essere intelligente ecc. il mio inconscio sarà anche in questo caso coerente e mi metterà in condizioni di poter realizzare tutto quanto.
Questo mi aiuterà a reagire sempre in modo positivo e rafforzerà la mia resilienza.
Si può quindi lavorare sull’aumento della propria resilienza, facendo tesoro di tutte le esperienze vissute nella vita, allenandosi con l'auto-ascolto, reagendo in modo positivo, e raggiungendo tutti i propri scopi affrontando tutte le difficoltà che dovessero capitarmi!
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